Negli ultimi decenni l’interesse scientifico nei confronti degli esopianeti (o pianeti extrasolari) è aumentato in modo considerevole e questo è dovuto principalmente al fatto che sono state compiute importantissime scoperte in tal senso. Se infatti dopo la prima scoperta avvenuta nel 1992 le successive sono state piuttosto lente, a partire dal 2010 il numero di esopianeti confermati è cresciuto in modo esponenziale, anno dopo anno. Oggi sono ben 4.350 i pianeti extra solari la cui esistenza è stata confermata e si trovano in oltre 3.000 sistemi planetari differenti.
Il ritmo delle scoperte ha dunque subito un’accelerazione non da poco, ma c’è di più perchè alcuni degli esopianeti ad oggi conosciuti sono anche potenzialmente abitabili. Questo significa che non si può escludere del tutto la presenza di forma di vita, anche se per riuscire a fare chiarezza ci vorrà ancora parecchio tempo.
Cosa sono gli esopianeti
Prima di andare a vedere quali sono i pianeti extra solari più interessanti scoperti di recente, vale la pena chiarire di cosa stiamo parlando. Un esopianeta è un pianeta che si trova al di fuori del nostro sistema solare e che quindi orbita intorno ad una stella differente dal Sole.
Viaggio alla scoperta dei pianeti del Sistema Solare
La prima scoperta confermata degli esopianeti risale al 1992: prima di allora si teorizzava l’esistenza di pianeti al di fuori del nostro sistema solare ma la comunità scientifica non era stata in grado di rintracciarli in modo certo.
Gli esopianeti potenzialmente abitabili
I pianeti extra solari potenzialmente abitabili sono quelli che si trovano nell’area intorno ad una stella dove teoricamente è possibile per il pianeta mantenere acqua liquida sulla propria superficie. Ad oggi gli esopianeti potenzialmente abitabili scoperti dagli astronomi sono più di 50 ed alcuni di questi sono stati individuati di recente, attirando l’attenzione della comunità scientifica.
Toi 700 d: la sorella della Terra
Toi 700 d è un pianeta extra solare che è stato scoperto nel gennaio 2020 grazie a Tess, il nuovo telescopio spaziale della NASA. Questo esopianeta è particolarmente interessante perchè ha dimensioni simili alla Terra e si trova nella zona abitabile del suo sistema. Ciò, come abbiamo detto, non esclude la presenza di acqua liquida sulla sua superficie, che probabilmente è rocciosa. Su Toi 700 d tuttavia non esiste alternanza giorno-notte perchè questo pianeta mostra sempre la stessa faccia alla propria stella. Ciò non esclude a priori l’esistenza di qualche forma di vita, ma di certo pone grandi interrogativi circa le peculiarità di eventuali esseri viventi che potrebbero abitarlo.
Kepler-1649 c: il pianeta più simile alla terra
Kepler-1649 c è un esopianeta osservato tra il 2010 ed il 2013 ma l’annuncio ufficiale della sua scoperta confermata è avvenuto solo nel 2020. Parliamo di quello che è stato definito il pianeta più simile alla Terra: la sua massa supera infatti solo del 6% quella del nostro pianeta e si trova a circa 300 anni luce da noi. Kepler-1649 c è particolarmente interessante per la comunità scientifica perchè si trova nella zona abitabile di una stella nana rossa, come Proxima Centauri. Queste stelle sono molto diffuse nell’Universo e ciò apre la strada a moltissimi esopianeti ancora da scoprire.
Proxima Centauri: la stella più vicina alla Terra e il suo pianeta forse abitabile