Neolaureati, persone alla ricerca della prima occupazione, chi ha perso il lavoro e ne sta cercando un altro, chi invece ha volontariamente scelto di cambiare completamente vita: non c’è ormai nessuno che non si rivolga ai motori di ricerca anche quando si tratta di andare alla ricerca di annunci di lavoro e vacancy. Quello che accade più spesso è, così, che si digiti la propria professione seguita dalla città dove si vive o in cui si intende lavorare (“addetto vendite Roma”, “marketing specialist Milano”) e si incrociano le dita nella speranza di trovare l’annuncio giusto, quello che fa più al caso proprio.
Ciò potrebbe far pensare che, almeno quando si è alla ricerca di un annuncio di lavoro, si spulci con pazienza tutti i risultati dati indietro da Google o da chi per lui – e, in qualche caso, sono davvero tanti. Non è così: quasi sempre anche chi sta cercando annunci per posizioni libere a cui rispondere con una candidatura si ferma alla prima pagina, se non addirittura ai primissimi risultati che visualizza in SERP. Quasi mai c’entra la fretta: chi si appresta a cercare lavoro, infatti, non può non sapere bene che si tratta di un processo lungo e laborioso ed, essendoci in gioco il proprio stesso futuro professionale, è difficile pensare che qualcuno possa voler approssimare o non sia desideroso di provarle tutte. Se anche quando si cercano annunci di lavoro ci si ferma a consultare solo gli annunci meglio posizionati sui motori di ricerca è perché, che se ne sia coscienti o meno, li si considera più affidabili.
Perché investire sul posizionamento SEO dei propri annunci di lavoro
È così che funziona la SEO, con tutti i tipi di contenuti che cerchiamo sul web. Semplificando molto, i risultati che il motore di ricerca visualizza per primi nella pagina dei risultati sono quelli più pertinenti rispetto alle parole chiave che abbiamo digitato nell’apposita barra di ricerca: chi sia alla ricerca di una vacancy per “data protection officer a Torino”, del resto, è improbabile che sia interessato anche a un posto di “magazziniere a Palermo”. In altre parole si demanda ai motori di ricerca il compito di fare selezione tra la sconfinata quantità di risorse che esistono in Rete e da questa selezione ci si aspetta anche un certo grado di affidabilità: Google e co. filtrano, cioè, semplificando molto, anche tenendo conto di quanto trusted sia il dominio su cui si trovano i contenuti.
Quanto detto fin qua significa, a valle, che se si ha una vacancy nella propria azienda da pubblicizzare – e sono molte le realtà aziendali oggi che fanno recruiting anche e soprattutto tramite la Rete – o, ancora di più, se si gestisce un portale di annunci di lavoro, è di fondamentale importanza investire sull’ottimizzazione SEO per i propri contenuti. Lo si può fare in house se si hanno le persone giuste, con le giuste competenze. L’alternativa è rivolgersi a servizi come quelli di www.marketing-seo.it, pensati per aiutare le aziende nel posizionamento sui motori di ricerca e che hanno piani tarati su esigenze di volta in volta diverse.