Le cellule staminali rappresentano oggi una delle risorse più preziose per la ricerca in campo medico scientifico, ma in Italia esistono ancora delle leggi che pongono dei limiti importanti in questo settore. Nonostante sia ormai assodato che le staminali siano utilissime per la cura di patologie neurodegenerative ma anche di alcuni tipi di tumori, i ricercatori hanno le mani legate di fatto, perchè non possono sfruttarne appieno le potenzialità.
Cellule staminali: cosa sono
Le staminali sono delle cellule che vengono definite in campo scientifico “indifferenziate”, il che significa che hanno l’interessante capacità di trasformarsi in cellule di vari organi o tessuti. In sostanza dunque le staminali riescono a sostituire in toto altre tipologie di cellule presenti nel nostro corpo ed è proprio da tale caratteristica che derivano le loro potenzialità in campo medico scientifico.
Tipi di cellule staminali e loro applicazione
Va specificato sin da subito che esistono varie tipologie di staminali, che possono essere inserite in 3 categorie: le totipotenti, le pluripotenti e le unipotenti. Vediamo nel dettaglio quali sono le differenze tra questi tipi di staminali.
Staminali totipotenti
Le totipotenti sono le staminali più preziose ed utili in campo medico scientifico, perchè riescono a trasformarsi in cellule appartenenti a qualsiasi tessuto organico. Possono dunque sostituire potenzialmente tutte le cellule dell’organismo e troverebbero applicazione ad esempio nella cura di alcuni deficit genetici, nella ricostruzione di parti di organi e via dicendo. Il problema è che la riserva più ricca di staminali totipotenti è l’embrione umano e in Italia la Legge 40 ne limita l’utilizzo.
Staminali pluripotenti
Le staminali pluripotenti sono in grado di trasformarsi in cellule appartenenti a molti tessuto ed organi diversi, ma sono meno versatili rispetto a quelle totipotenti. Non trovano cioè applicazione in qualsiasi ambito, perchè non si trasformano in qualsiasi altra cellula ma solo in alcune.
Staminali unipotenti
Le unipotenti infine sono le cellule staminali che sono in grado di sostituire un solo tipo di cellule e dunque sono le meno versatili.
Cellule staminali: dove si trovano
Le staminali si trovano in diverse organi e tessuti dell’organismo e trovano oggi applicazione in molteplici campi medico-scientifici. Pensiamo ad esempio al midollo osseo, che rappresenta una fonte preziosissima di staminali impiegate nei trapianti di persone affette da leucemia.
Altre staminali si trovano nel cervello, nel derma ma anche nella polpa dentaria. Particolarmente interessante è il cordone ombelicale, che risulta molto ricco di cellule staminali e che infatti oggi si può scegliere di donare proprio per la sua importanza in campo medico e per le sue fondamentali applicazioni.
Ad essere però davvero ricchissimo di staminali totipotenti è l’embrione, che però oggi non può essere utilizzato.
La legge 40 sulle cellule staminali embrionali
In Italia, la legge 40 sulla fecondazione assistita vieta l’utilizzo degli embrioni non utilizzati, che non possono dunque essere impiegati ai fini della ricerca medico scientifica. Le coppie non hanno la possibilità di donarli e sono dunque costrette ad “abbandonarli” ed attendere che muoiano. Questo è un grande limite per la ricerca, che grazie alle staminali embrionali potrebbe raggiungere dei risultati davvero sorprendenti.