L’equinozio di primavera segna la fine della stagione invernale e l’inizio della primavera appunto, ma solo dal punto di vista astronomico. Non sempre infatti la data dell’equinozio di primavera corrisponde al primo giorno della stagione sul nostro calendario e questo dipende dalle approssimazioni effettuate. Come abbiamo già visto quando abbiamo parlato degli anni bisestili infatti, la Terra non impiega esattamente 365 giorni per compiere un moto di rivoluzione intorno al Sole ed è per questo motivo che non sempre l’equinozio di primavera cade lo stesso giorno di ogni anno.
Perchè esiste l’anno bisestile? La risposta è nei moti della Terra
Se dunque il primo giorno della primavera astronomica è variabile, rimane invece fisso, per convenzione, quello del nostro calendario. Vediamo nel dettaglio come funziona e quali sono le altre curiosità da conoscere sull’equinozio di primavera, che da sempre ha affascinato l’umanità.
Equinozio di primavera: significato astronomico
Il termine “equinozio” dal punto di vista etimologico deriva dal latino aequinoctum che letteralmente significa “notte uguale”. Tale definizione è legata all’ambito astronomico, poichè l’equinozio corrisponde al momento in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore. Cosa significa questo? Che i raggi solari in questo particolare momento arrivano perpendicolari all’asse terrestre e da ciò deriva che il giorno e la notte hanno uguale durata. Ecco perchè il termine !equinozio” che appunto significa “notte uguale”.
Equinozio di primavera: la data nel 2021
Sappiamo che la primavera, almeno se ci basiamo sul nostro calendario, cade ogni anno il 21 marzo: è questa per convenzione la data di inizio della stagione. Dal punto di vista astronomico però le cose cambiano, in quanto l’equinozio di primavera, come abbiamo accennato, non cade sempre lo stesso giorno di ogni anno. Nel 2021 sarà sabato 20 marzo e quindi con un giorno di anticipo rispetto al nostro calendario. Per capire il motivo di questa discrepanza di date, bisogna fare riferimento alle convenzioni adottate dopo l’istituzione del calendario gregoriano.
Perchè l’equinozio di primavera non cade sempre lo stesso giorno
Per comprendere il motivo per cui l’equinozio di primavera non cade sempre lo stesso giorno di ogni anno dobbiamo fare riferimento al moto di rivoluzione terrestre. Come abbiamo accennato, la Terra non impiega 365 giorni esatti per compiere un’orbita intorno al Sole: questo è il frutto di un’approssimazione. Per l’esattezza, un moto completo di rivoluzione viene compiuto in 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. E’ per questo motivo che, come abbiamo già visto, esistono gli anni bisestili ed è per lo stesso motivo che l’equinozio di primavera non sempre cade nel giorno in cui inizia la stagione sul nostro calendario.
L’equinozio nell’emisfero australe
Quello che abbiamo detto fino ad ora è valido esclusivamente per l’emisfero boreale, quello in cui si trova il nostro Paese. Se però ci spostassimo nell’emisfero australe, le cose cambierebbero completamente perchè la posizione del Sole sarebbe differente. Se dunque nel nostro emisfero l’equinozio di primavera sancisce la fine dell’inverno, nella parte meridionale del globo accade esattamente il contrario. Il 20 marzo 2021 dunque inizierà l’autunno e terminerà la stagione estiva in tutti quei paesi che si trovano nell’emisfero australe.