LAVORO

Mercato del sesso in Italia: quanto vale e chi sono i suoi protagonisti

C’è chi come l’Istat prova a monitorarlo all’interno di una particolare categoria, quella della cosiddetta economia non osservata, e chi come il Codacons periodicamente azzarda un’analisi più qualitativa e mirata a individuare quali siano i principali attori, come si muovano, dando vita a che trend e fenomeni. Sforzi come questi si ritrovano in genere con in comune almeno un risultato: osservare una certa resilienza del mercato del sesso a momenti di crisi economica e sociale, tentativi di regolamentazione e via di questo passo

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Alcuni dati sul mercato del sesso in Italia e che cosa raccontano

Basti pensare che oggi vale in Italia almeno 4.7 miliardi di euro: è una cifra necessariamente sottostimata, considerata la difficoltà nel tracciare tutte le attività coinvolte, e a cui andrebbero aggiunti almeno altri quattro miliardi in valore aggiunto. Gli ultimi dati disponibili tratteggiano, ancora, un quadro che è quello di una crescita annua pari allo 0.8%: sebbene possa sembrare una percentuale poco significativa, è una percentuale che va guardata con una prospettiva di medio e lungo periodo e incrociata con altre considerazioni, come il fatto che neanche i lockdown e le restrizioni legati alla pandemia da coronavirus hanno effettivamente messo in crisi il mercato del sesso. Negli ultimi due anni, piuttosto, è stato un exploit di servizi online per la ricerca di escort e prestazioni sessuali a pagamento – cresciuti del +60% secondo delle stime – anche grazie a una certa capacità di reinventarsi delle professioniste e dei professionisti del settore.

Professionisti e professioniste del settore che rappresentano oggi ancora una nicchia, certamente, ma in crescita: i lavoratori e le lavoratrici del sesso in Italia sarebbero ufficialmente 90mila (per lo più donne, maggiorenni e straniere), ma è anche questo un numero sottostimato e a cui andrebbe aggiunto un certo numero nero. Dall’altro lato ci sarebbero almeno tre milioni di italiani che fanno ricorso a prestazioni sessuali a pagamento. Il loro profilo demografico “tipo” è facile da tracciare: sono soprattutto maschi, single, over 40. È cresciuta, però, nel tempo anche la domanda femminile nel mercato del sesso.

Tanto più che, non si può fare a meno di notare, anche le prestazioni sono oggi decisamente diverse e più variegate di un tempo. I rapporti sessuali a pagamento sono solo uno dei servizi offerti dai professionisti e dalle professioniste del sesso: nei loro listini ce ne sono numerose altri che vanno dalla compagnia durante viaggi e cene di business alla presenza in occasioni formali e in cui è gradita la partecipazione in coppia, senza dimenticare che c’è chi si rivolge a questi professionisti in situazioni “d’emergenza” quando abbia da presentare alla famiglia un fidanzato o una compagna per esempio. Il tariffario varia, naturalmente, a seconda delle prestazioni fornite e da professionista in professionista e può raggiungere anche picchi di cinquecento euro all’ora per un incontro in video chiamata: è questa la ragione per cui è difficile stimare la spesa media. Più facile è, invece, dire che sono gli abitanti delle città a spendere in genere di più rispetto a chi vive in provincia.

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