Le microplastiche rappresentano oggi un grandissimo problema, specialmente per gli effetti di questi minuscoli frammenti sull’ambiente. Le microplastiche infatti si trovano oggi praticamente ovunque ed è stato dimostrato che addirittura riescono ad arrivare nei fondali marini più remoti. I danni ambientali sono enormi, non solo per quanto riguarda la flora ma anche la fauna marina: purtroppo sono moltissimi gli animali ed i pesci che ingoiano ingenti quantità di microplastiche e che muoiono proprio per tale motivo.
Oggi però quello delle microplastiche è diventato un problema ancora più grande, poichè da un recente studio è emerso quanto i contenitori che utilizziamo tutti i giorni e che fino a qualche anno fa erano ritenuti sicuri da parte della comunità scientifica in realtà siano rischiosi. Il polipropilene infatti, ossia il materiale impiegato per la realizzazione dei biberon, dei piatti e dei contenitori adatti al microonde è pericoloso, contrariamente a quanto sostenuto fino a qualche tempo fa.
Microplastiche: cosa sono e perchè sono un problema
Le microplastiche sono particelle di materiali plastici di piccole dimensioni, comprese tra i 330 micrometri ed i 5 millimetri di diametro. Diffuse ormai ovunque, sono il risultato della lenta degradazione degli oggetti di plastica, che con il passare del tempo si rovinano e disperdono alcune micro particelle spesso difficili da scorgere ad occhio nudo. Le microplastiche sono oggi un problema soprattutto per gli enormi danni ambientali: accumulandosi nei mari, vengono ingoiate quotidianamente dalle specie acquatiche arrivando in molti casi a provocarne la morte.
Per noi ingoiare microplastiche in realtà non è un grandissimo rischio, in quanto il nostro organismo riesce ad espellerle fino a quando le quantità sono ridotte. Il problema però è che la plastica attira molti inquinanti, che finiscono inevitabilmente nel nostro organismo insieme ai frammenti di questo materiale. Non dimentichiamo inoltre che grandi quantitativi di microplastica potrebbero non essere espulsi completamente dal nostro corpo e dunque accumularsi nello stomaco, con tutte le conseguenze che possiamo immaginare.
Lo studio sul polipropilene: nemmeno i biberon sono sicuri
Alquanto diffusi, i contenitori in polipropilene sono sempre stati considerati e confermati sicuri, il che significa che teoricamente non dovrebbero rilasciare microplastiche dannose. Un recente studio tuttavia smentisce tutto ciò, mettendo in evidenza quanto anche gli oggetti in polipropilene come i biberon possano rilasciare ingenti quantità di microplastiche, che vengono poi inconsapevolmente ingoiate.
I bambini rischiano di ingoiare 1 milione di microparticelle al giorno
Secondo lo studio, i biberon realizzati in polipropilene non sono sicuri come si pensa, anzi: l’utilizzo di questi contenitori espone i bambini al rischio di ingoiare ben 1 milione di particelle di microplastica al giorno. Fortunatamente, si può prevenire questo rischio in modo piuttosto semplice perchè basta prestare una certa attenzione. Utilizzare il biberon in vetro è senza dubbio la soluzione più consigliata, anche per evitare di produrre in seguito rifiuti in plastica.
Esistono però anche altri rimedi che possono rivelarsi utili, come quello di risciacquare il biberon con acqua sterile e fredda. E’ infatti con le temperature elevate che il polipropilene rilascia le particelle di microplastica, dunque è sufficiente preoccuparsi di tale aspetto.