Osservate infrastrutture aliene attorno ad una stella? Gli studiosi sono possibilisti!
Si chiama KIC 8462852 e si trova a 1480 anni luce dalla Terra. Dalle osservazioni eseguite con il telescopio Kepler, la stella mostra anomalie che sconcertano gli scienziati, fino a far pensare che possa essere il segno della presenza di una civiltà avanzata.
Una luce molto strana arriva da KIC 8462852, una stella appena al di sopra della via Lattea, in mezzo alle costellazioni del Cigno e della Lira, a 1481 anni luce da noi.
È così strana che dopo averla osservata a lungo con il telescopio spaziale Kepler, gli astronomi rimangono perplessi.
Il professor Jason Wright della Penn State University, a breve pubblicherà un report in cui verranno delineati i contorni del mistero per provare a capire cosa c’è lassù.
Il telescopio, infatti, rileva una peculiare intermittenza dei fotoni, come se davanti a quella stella passassero delle “megastrutture”, magari realizzate da una civiltà aliena per carpire l’energia della stella.
Con variazioni non periodiche e picchi irregolari di ostruzione della luce della stella che arrivano anche al 22%. Come spiegato da Focus, la peculiarità di KIC 8462852 è che per un periodo che va da 5 a 80 giorni viene oscurato fino all’80%: sembra perciò esserci una grande quantità di massa in rotazione attorno alla stella.
Insomma, una situazione inedita e diversa dal tipico scenario di regolarità di questi dati che porta alla scoperta di un esopianeta.
Ma perché è così atipica la situazione di KIC 8462852, al punto che gli astronomi arrivano a parlare di un argomento tabù per la scienza, civiltà extraterrestri avanzate?
Perché le informazioni che arrivano dal telescopio escludono ogni possibile spiegazione eccetto una, uno sciame di comete attirate nell’orbita di KIC 8462852 da un’altra stella, o un impatto avvenuto in tempi distanti.
Ma per il verificarsi di questa condizione, KIC 8462852 dovrebbe essere molto più giovane di quello che è, e non ci sono riscontri all’infrarosso. «L’ipotesi aliena è sempre l’ultima che andrebbe considerata. Ma quello che vediamo è proprio qualcosa che ci aspetteremmo che una civiltà aliena costruirebbe», spiega Wright all’Atlantic.
Dunque, l’ipotesi aliena andrebbe presa in considerazione solo una volta esclusi gli errori degli strumenti ed eventuali letture sbagliate, compito affidato a Tabetha Boyajian della Yale University, il quale non ha dubbi: «È tutto regolare!».
Per sapere cosa c’è nell’orbita di KIC 8462852 servono approfondimenti. Forse comete, forse megastrutture intorno a una stella, delle “sfere di Dyson”, infrastrutture cosmiche destinate ad assorbirne l’energia degli astri.
Del resto, uno dei metodi di ricerca di civiltà aliene avanzate è proprio l’individuazione di possibili tecnologie.
Così nella vicenda si inserisce anche Andrew Siemion, direttore del SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence). E l’ipotesi aliena inizia ad essere presa piuttosto sul serio dagli scienziati.
Il prossimo passo, previsto per gennaio, sarà puntare un’antenna radio verso la stella per verificare se esistono frequenze associabili a questo scenario.
Se insomma possa essere vero che attorno a KIC 8462852 ci siano dei giganteschi pannelli solari alieni, installati quasi 1500 anni fa. O per verificare se qualunque cosa abbia visto Kepler, sia ancora lì dopo tutto questo tempo.