Plutone

Plutone: ecco perchè è stato declassato a pianeta nano

Molti sono ancora convinti che il nostro Sistema Solare sia composto da 9 pianeti, ma in realtà è dal 2006 che non è più così per la comunità astronomica. Plutone, infatti, ritenuto per secoli il nono pianeta del Sistema Solare, è stato declassato a pianeta nano in quanto le sue caratteristiche non soddisfano tutti i requisiti necessari per rientrare nella definizione di pianeta vero e proprio. Il dibattito intorno a questa questione è andato avanti per diverso tempo, e ad un certo punto sembrava che la comunità scientifica fosse intenzionata a rivalutare la situazione. Oggi, però, possiamo confermarlo con certezza: Plutone è un pianeta nano e non si può più considerare un pianeta come gli altri del nostro Sistema Solare, che oggi sono solo 8.

Viaggio alla scoperta dei pianeti del Sistema Solare

La domanda che molti si pongono è: perché Plutone è stato declassato? Perché non può più essere considerato un pianeta come gli altri del nostro Sistema Solare? Scopriamolo insieme.

Plutone: perché non è più un pianeta

Il dibattito su Plutone ha avuto inizio nel 2006, quando l’Unione Astronomica Internazionale (IAU) ha stabilito i requisiti che un corpo celeste deve soddisfare per essere definito un vero e proprio pianeta. I tre requisiti essenziali e indispensabili sono i seguenti:

  1. Deve orbitare intorno al Sole.
  2. Deve avere una massa sufficientemente grande per consentire alla gravità di vincere le forze di corpo rigido ed assumere una forma sferica.
  3. La sua fascia orbitale deve essere libera da corpi minori.

Plutone non soddisfa il terzo requisito. Infatti, non ha ripulito la propria orbita da altri oggetti, e quindi non può più essere considerato un pianeta vero e proprio. Questo ha portato all’eliminazione di Plutone dalla lista dei pianeti ufficiali del nostro Sistema Solare.

Plutone adesso è un pianeta nano

Dopo l’introduzione della definizione ufficiale di pianeta da parte della comunità astronomica internazionale, è stato necessario rivedere la classificazione di Plutone, che è diventato ufficialmente un pianeta nano. Questo perché, se osserviamo la definizione di pianeta nano, possiamo notare che i requisiti da rispettare sono identici a quelli previsti per i pianeti veri e propri, tranne per l’ultimo punto, quello relativo alla pulizia dell’orbita.

Pertanto, Plutone non è stato escluso dalla classificazione di corpo celeste, ma è stato spostato in una nuova categoria. La definizione di pianeta nano include corpi celesti che orbitano intorno al Sole, possiedono una massa sufficientemente grande da assumere una forma quasi sferica, ma che non hanno “ripulito” la loro orbita da altri oggetti. Oltre a Plutone, questa categoria include anche altri corpi celesti come Eris, Haumea, e Makemake.

Il lungo dibattito su Plutone

Il dibattito su Plutone è durato a lungo, in quanto, dopo che la comunità astronomica internazionale lo ha declassato, alcuni studiosi hanno presentato proposte alternative. Tra questi, uno degli scienziati più noti è Alan Stern, che ha messo in discussione i requisiti stabiliti dall’Unione Astronomica Internazionale (IAU), sostenendo che fossero troppo vaghi e fuorvianti. Stern ha proposto nuovi requisiti per la definizione di pianeta, i quali sarebbero i seguenti:

  • La massa del corpo celeste deve essere inferiore a quella di una stella;
  • Non deve mai essere avvenuta una fusione nucleare al suo interno;
  • La forza di gravità del corpo celeste deve conferirgli una forma sferoidale.

Secondo questa nuova definizione, Plutone sarebbe potuto tornare ad essere un pianeta vero e proprio, ma la proposta di Stern ha ricevuto una scarsa approvazione dalla comunità scientifica. Questo perché la sua proposta, per quanto interessante, presentava numerosi limiti. Se si fosse adottato il nuovo criterio, moltissimi corpi celesti sarebbero diventati pianeti, il che avrebbe reso il nostro Sistema Solare davvero troppo affollato. Inoltre, molti corpi celesti che orbitano al di fuori della zona tradizionale dei pianeti (come i corpi della cintura di Kuiper), sarebbero stati inclusi nella lista dei pianeti, alterando l’equilibrio della classificazione scientifica. Per questo motivo, la proposta non è stata approvata.

Plutone: caratteristiche e curiosità

Plutone, sebbene non sia più considerato un pianeta, continua a suscitare fascino e interesse. Scoperto nel 1930 da Clyde Tombaugh, è situato nella cintura di Kuiper, una regione del Sistema Solare al di là di Nettuno. Nonostante le sue dimensioni ridotte (circa un quinto di quella della Luna), Plutone è un corpo celeste unico e misterioso.

Una delle caratteristiche più affascinanti di Plutone è la sua orbita. A differenza degli altri pianeti, che seguono orbite ellittiche regolari, quella di Plutone è molto inclinata e presenta una forma molto più eccentrica. Questo significa che per un periodo di 20 anni durante ogni ciclo orbitale, Plutone è più vicino al Sole di Nettuno. Nonostante ciò, grazie a una particolare configurazione orbitale, i due corpi celesti non si avvicinano mai troppo tra loro.

Un’altra curiosità riguarda la sua atmosfera, che è composta principalmente da azoto, con tracce di metano e monossido di carbonio. Questa atmosfera si espande e si contrae a seconda della posizione di Plutone nella sua orbita, diventando più densa quando si avvicina al Sole e più rarefatta quando si allontana.

Plutone non è più un pianeta, ma un pianeta nano, una classificazione che meglio riflette le sue caratteristiche. Sebbene la sua declassazione abbia suscitato molte discussioni, la comunità scientifica ha confermato che le nuove definizioni sono necessarie per mantenere una classificazione coerente e precisa dei corpi celesti del Sistema Solare. Il dibattito su Plutone continua a stimolare l’interesse degli astronomi e degli appassionati di astronomia, che rimangono affascinati dalla sua storia e dalle sue caratteristiche uniche.

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